L’olio extravergine d’oliva è uno degli alimenti più importanti della Dieta Mediterranea e quello italiano rappresenta una vera e propria eccellenza che dobbiamo conoscere e difendere da tutte le possibili contraffazioni.
Ricchissimo di Vitamina E, oltre che di numerose molecole ad azione antiossidante, è un potente regolatore del colesterolo in grado di abbassare quello “cattivo” (LDL) a favore di quello “buono” (HDL): tali proprietà consentono pertanto di ridurre il cosiddetto rischio cardiovascolare. Inoltre, gli antiossidanti contenuti nell’olio extravergine sono in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, ovvero molecole che, con l’avanzare dell’età, riescono ad interferire con il DNA delle nostre cellule favorendo infiammazioni e tumori.
Ma come riconoscere un vero olio extravergine d’oliva?
Fondamentali sono le informazioni riportate sull’etichetta della confezione che troviamo in commercio.
L’etichetta del vero extra vergine di oliva deve riportare la dicitura: “olio di oliva categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici.”
Se si tratta di olio di oliva vergine, la dicitura è “olio d’oliva ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”.
Se invece si tratta di semplice olio di oliva, composto di oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini l’etichetta riporta la dicitura: “olio contenente esclusivamente oli d’oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive”.
Perché è meglio scegliere l’olio d’oliva extravergine, rispetto a tutti gli altri oli d’oliva, in particolare quelli “raffinati”?
Dobbiamo sapere che la raffinazione dell’olio d’oliva è una complessa procedura che consente di ottenere un prodotto dal sapore accettabile a partire dalla lavorazione di olive di bassa qualità o di olio ottenuto da spremitura a temperature troppo elevate rispetto al vero extravergine (ovvero oltre i 27°C).
Le fasi della raffinazione dell’olio d’oliva, stabilite anche dalle norme della Comunità Europea, sono le seguenti:
- deacidificazione: l’olio viene trattato con la soda per eliminarne l’eccesso di acidità; al termine di questa fase l’olio viene definito “deacidificato” o “neutralizzato”.
- decolorazione: le sostanze ossidate presenti in un olio con acidità superiore al 2% (il vero extravergine d’oliva deve avere un’acidità inferiore allo 0.8%!) vengono eliminate grazie al contatto con carboni vegetali attivati o terre decoloranti.
- deodorazione: consiste nel riscaldamento dell’olio fino a 200°C sottovuoto, al fine di eliminare qualunque odore sgradevole dell’olio di bassa qualità.
Al termine del processo di raffinazione, l’olio d’oliva ha perso buona parte delle vitamine essenziali (in particolare la Vitamina E) e tutte le sostanze ad azione antiossidante, risultando inoltre più ricco di grassi trans, ovvero grassi insaturi, notoriamente nocivi per la salute del sistema cardiocircolatorio.
Poiché in commercio si trova olio d’oliva ottenuto da miscele di oli raffinati, come riportato per obbligo di Legge sull’etichetta, dobbiamo sapere che si tratta di un alimento di bassa qualità. Allora, spendiamo un po’ di più acquistando il vero olio extravergine d’oliva ed investiamo in salute!