La tosse non è una malattia, ma un meccanismo naturale indotto dall’attivazione di recettori cosiddetti “tussigeni” distribuiti su tutte le mucose respiratorie. La sua funzione è quella di rimuovere dalle vie aeree le secrezioni o le sostanze irritanti inalate involontariamente. Può essere acuta o cronica. La prima si risolve entro tre settimane ed è prevalentemente causata da una continua esposizione a microbi, in particolare nei bambini in età prescolare. La tosse cronica invece dura più di otto settimane e le sue cause principali possono essere l’asma bronchiale o il reflusso gastroesofageo. La terapia per la tosse varia naturalmente a seconda della causa scatenante.
Nei bambini in tenera età che non sono ancora in grado di soffiare il naso, il comune raffreddore è certamente la principale causa di tosse ed è dovuta al cosiddetto “post nasal drip”, ovvero lo scolo di muco che dal naso scende in faringe e verso le vie aeree inferiori. Caratteristico di questa tosse è il peggioramento della tosse in posizione supina.
Se la tosse invece somiglia al verso della foca o a quello di un cane che abbaia, allora la causa è la laringite, ovvero l’infiammazione del tratto respiratorio in cui si trovano le corde vocali.
In caso di asma bronchiale, la tosse si accompagna a sibili ed affanno respiratorio, configurando uno stato di ostruzione bronchiale noto come broncospasmo. Si tratta di un meccanismo di contrazione delle pareti bronchiali che può necessitare anche di cure in pronto soccorso nei casi più gravi.
Non raramente, la tosse cronica è causata da reflusso gastroesofageo: la risalita di acido o di gas gastrico verso le vie aeree superiori attiva fortemente i recettori tussigeni. Questa tosse tende a presentarsi o a peggiorare dopo i pasti, durante il riposo notturno ed al risveglio al mattino. Spesso è accompagnata da dolore o bruciore faringeo, raucedine e senso di ingombro faringeo.
QUANDO PREOCCUPARSI E RIVOLGERSI AL PEDIATRA
In generale, se gli episodi di tosse non disturbano particolarmente la vita quotidiana del bambino e scompaiono dopo 5-6 giorni la tosse non deve preoccupare e non è necessario ricorrere al pediatra. Al contrario, la visita pediatrica è opportuna in caso di tosse persistente per molti giorni, tanto da ostacolare le normali attività quotidiane, e soprattutto in presenza di febbre da almeno 72 ore.
Infine, se la tosse compare improvvisamente e si presenta molto intensa soprattutto nei bambini più piccoli, potrebbe trattarsi di inalazione di un corpo estraneo e il bambino non andrà toccato, ma incoraggiato a tossire ancora più energicamente per stimolare il riflesso di espulsione del corpo inalato. In questi casi è imperativo allertare subito il sistema sanitario di emergenza e non ricorrere a manovre che potrebbero ulteriormente peggiorare la situazione, come infilare le dita in bocca al bambino per aiutarlo ad espellere il corpo estraneo.
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