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Lo stress da ritorno a scuola: qualche consiglio per i nostri bambini

Come ogni anno, per i bambini il ritorno dietro i banchi di scuola dopo le vacanze estive è spesso fonte di stress e disagio che bisogna saper affrontare nel modo migliore. Ecco alcuni semplici consigli in aiuto dei nostri piccoli:

  • preparare insieme ai nostri bambini tutto l’occorrente per la scuola “come se fosse un gioco” 
  • impostare fin da subito un semplice programma quotidiano che preveda il tempo necessario per lo studio e lo svolgimento dei compiti lasciando spazio adeguato ad attività di svago con gli amici o in famiglia 
  • scegliere un’attività sportiva o ludica che piaccia al bambino, come “sfogo” divertente durante la settimana 
  • limitare il più possibile l’utilizzo da parte del bambino di smartphone, tablet, TV e PC a casa come diversivo rispetto alle attività di socializzazione (frequentare amici con cui giocare o fare i compiti)
  • ascoltare gli eventuali disagi o malumori del bambino, incoraggiandolo e stimolandolo a trovare gli aspetti positivi della scuola, senza mai avere un atteggiamento giudicante nei suoi confronti
  • abituare il bambino ad andare a dormire la sera alla stessa ora per riposare almeno 8 ore, evitando di fargli utilizzare tablet, PC o smartphone dopo cena  

Ricordiamoci inoltre che è estremamente importante condividere con i nostri bambini momenti di svago, sia durante la settimana che nel weekend, così come chiedere loro di raccontarci le cose che piacciono e quelle che non piacciono della scuola, spiegando in modo tranquillo che anche noi da piccoli abbiamo vissuto esattamente le stesse emozioni.

I bambini devono sentire che il genitore è un sicuro punto di riferimento con cui confidarsi senza timore di giudizio, anche di fronte alle possibili difficoltà della scuola dopo la lunga pausa delle vacanze estive. Infine, se il bambino sta attraversando un momento di disagio o stress per motivi correlati alla scuola, facciamo attenzione ad alcuni segnali quali: comparsa di tics, disturbi del sonno, umore alterno o irascibile, enuresi notturna (perdita di urine durante il sonno da parte del bambino già grande), atteggiamenti di isolamento o di opposizione.

In questi casi, oltre ad un approccio comprensivo e di incoraggiamento da parte dei genitori, è sicuramente utile un consulto con il proprio pediatra di fiducia oltre che un eventuale supporto psicologico mirato al riconoscimento e trattamento del disagio psico-emotivo specifico.