Abbiamo recentemente visto come il Microbiota (ovvero la flora microbica intestinale) si sviluppa a partire dalla nascita fino ad arrivare a maturazione nei primi 3 anni di vita. Il parto vaginale e l’allattamento al seno, insieme ad uno svezzamento graduale che inizi non prima del 6° mese di vita, sono elementi fondamentali in tal senso. Ora vediamo cosa può compromettere il Microbiota intestinale del bambino.
Il parto cesareo
La nascita per via chirurgica, spesso necessaria per motivi di salute della partoriente o del feto, esclude il nascituro dal contatto con i batteri vaginali materni, ovvero i più utili batteri che devono colonizzare primariamente le mucose digerenti del neonato. In questo caso, la colonizzazione delle mucose del bambino (oltre che della cute e delle vie respiratorie) avviene solo ad opera di batteri ambientali e della cute della mamma attraverso il contatto diretto.
L’allattamento con latte artificiale
L’allattamento al biberon con latte di formula (ovvero latte vaccino modificato ed adattato ai bisogni del bambino) non apporta il fondamentale contributo dei lattobacilli e bifidobatteri del latte materno e dei batteri presenti sul capezzolo della mamma.
Lo svezzamento precoce
Introdurre con lo svezzamento alimenti diversi dal latte materno o artificiale prima dei 6 mesi di vita può facilitare un eccessivo sviluppo di batteri ad azione fermentativa o putrefattiva sbilanciando la corretta composizione del Microbiota intestinale a favore di specie batteriche “poco utili” o addirittura potenzialmente patogene.
Gli antibiotici
Talvolta necessaria per l’insorgenza di patologie di natura batterica fin dai primi mesi di vita (infezioni respiratorie, urinarie, ecc), la terapia antibiotica è sempre causa di un danno collaterale esteso a carico del delicato Microbiota intestinale del bambino, come ormai ampiamente confermato dalla Letteratura Scientifica in ambito pediatrico.
Conseguenze dell’alterazione del Microbiota nei bambini
La Disbiosi Intestinale in età pediatrica, conseguente a parto cesareo, allattamento con latte artificiale, svezzamento precoce e terapie antibiotiche, è molto più comune di quanto si possa pensare e, come suffragato dai numerosissimi studi finora pubblicati sulle più importanti riviste internazionali di Pediatria, è una condizione di infiammazione cronica intestinale che va corretta il prima possibile. Infatti il Sistema Immunitario della mucosa intestinale, in presenza di Disbiosi, produce molecole infiammatorie che debilitano a 360° la salute del bambino, alterando sensibilmente la permeabilità della mucosa intestinale. I più comuni effetti della Disbiosi Intestinale nella prima infanzia sono:
coliche gassose e disturbi gastrointestinali (stipsi/diarrea, reflusso gastroesofageo)
malassorbimento
eczema atopico
ricorrenti infezioni a carico del tratto intestinale, delle vie respiratorie e urinarie
aumento del rischio di sviluppo di diabete, obesità, patologie infiammatorie intestinali croniche, allergie ed intolleranze
possibile sviluppo di disturbi del comportamento
Per tali motivi, è assolutamente necessario indagare ed intervenire con adeguate integrazioni di Probiotici ed eventualmente con correzione della dieta in tutti i bambini che presentano uno stato di Disbiosi Intestinale, al fine di preservare la loro salute e prevenire lo sviluppo di potenziali patologie negli anni successivi.